A qualcuno piace caldo: il rito del tè alla menta in Marocco

Sebbene in questi giorni i nostri termometri sembrino impazziti e le alte temperature ci stiano facendo boccheggiare, esiste un posto in cui, nonostante il clima raggiunga picchi ancora più alti dei nostri (sebbene con un minor livello di umidità), il caldo lo si combatte non con ghiaccio e bibite fresche, ma con bevande bollenti. Sto parlando del Marocco, e del suo famosissimo rito del tè alla menta, servito rigorosamente caldo in ogni momento dell’anno.

Moroccan Mint Tea recipe. Apparently, there is a special process that affects the taste...

Fonte: honestlyyum.com

Un’abitudine completamente folle?

Be’ non proprio, sono infatti numerosi gli esperti in medicina, che sostengono che bere bevande bollenti d’estate (soprattutto quando fa molto caldo) aiuti a mantenere bassa la temperatura corporea. Come è possibile?- Direte voi – Ebbene, proprio quando si ingerisce una bevanda calda, il calore corporeo aumenta immediatamente, tanto da portare il fisico a sudare. Quando il sudore evapora dalla pelle, il calore, viene assorbito dall’aria perciò il corpo si raffredda.  L’unico problema è che per ottenere dei benefici, tutto il sudore prodotto deve evaporare. In una giornata molto calda e umida se il sudore è talmente tanto da cadere sui vestiti o per terra, bere delle bevande calde diventa dannoso.

In poche parole se ci si trova in un posto caldo con un elevato tasso di umidità non è assolutamente il caso di bere una bevanda calda, ma se ci si trova nel deserto, dove la temperatura è elevata ma l’umidità è bassa allora bere un tè caldo può essere un ottimo rimedio

Riad Nomad Sahara Desert Hotel Foum Mharech Morocco by BEST RIADS, via Flickr

Fonte: riadnomad.com

Come nasce la tradizione?

In Nord Africa era già diffusa da secoli l’abitudine di bere infusi alla menta o all’assenzio. Nello specifico, il consumo del tè si impose a partire dal XIX secolo con la presenza – provate a indovinare- se avete detto degli inglesi è la risposta giusta! La storia fu complice di questo incontro, in quanto, con la guerra di Crimea (o guerra d’Oriente- combattuta dal 1853 al 1856 tra l’impero russo e una coalizione composta da Francia, Gran Bretagna, Regno di Sardegna e impero ottomano), gli inglesi si videro chiuse le vie commerciali per i paesi slavi e così ripiegarono sui paesi del Nord Africa, tra cui il Marocco. Quest’ultimo fu letteralmente conquistato dal tè commerciato dagli inglesi, che ben presto venne integrato negli usi e costumi tradizionali, venendo aromatizzato con i saporitradizionali del posto: menta, assenzio e salvia.

Exotic tea beautiful cup

Fonte: ana-rosa.tumblr.com

Bere il tè alla menta è diventato così un vero e proprio rito, vissuto sia nella vita quotidiana, che per celebrare occasioni speciali come trattative commerciali, ricorrenze importanti o come simbolo di accoglienza ed ospitalità.

Il che generalmente viene usato è il Gunpowder (un tè verde cinese, così chiamato per via del suo aspetto, molto simile alla polvere da sparo) e viene servito nelle tradizionali teiere d’argento, in bicchieri di vetro decorati, su vassoi d’argento, spesso accompagnato da dolcetti a base di miele e mandorle.

Gunpowder-tea

Tè gunpowder Fonte: azarius.net

Nelle case marocchine è compito dell’uomo versare il tè, tenendo la teiera ben alta sopra il bicchiere, così da formare una leggera schiuma.

Marrocan-tea-time

Fonte: passion-for-morocco.tumblr.com

Un bon thé marocain

Fonte: tanargan.com

E se anche voi volete provare il tè alla menta, magari, visto l’alto tasso di umidità attuale, in versione fredda, trovate la ricetta qui. Nella ricetta vi verrà suggerito di usare come tè il Ceylon, ma se preferite, potere tranquillamente sostituirlo con il gunpowder, a seconda dei vostri gusti.

tè-alla-menta-marocco

Quindi quando il caldo (secco) impazza…

keep-calm-drink-maroccan-tea

Fonte: tumblr.com

Fonti: (¹) http://www.ilperiodico.it/

Tea Sommeiler di F.Petroni e G. Lombardi

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