” Caldo, a metà mattina, in una piovosa giornata d’inverno. Fragrante, nella pace di un giardino di primavera. Fresco refrigerio di una calda giornata estiva. Meditativo in un pomeriggio autunnale. Da secoli il tè accompagna i nostri momenti quotidiani, attraversando indenne capricci imperiali e miserie operaie: magari trasformandosi, adattandosi e piegandosi anche alle mode del momento, ma senza mai scomparire, senza mai abbandonare quella posizione consolidata che l’ha reso unico, la bevanda più nota e apprezzata, la più consumata al mondo.” – (da “Il Tè” di G. Storto)
Se questa descrizione vi ha rapito con la sua magia evocativa, o semplicemente, tra una tazza di tè e l’altra, siete sempre più curiosi di saperne di più sul mondo che gira attorno a questa bevanda millenaria, ecco la lettura adatta a voi: ” Il tè. Verità e bugie, pregi e difetti” di Gianluigi Storto e Salvatore Pellegrino, Avverbi Edizioni.
Un libro che definirei didattico, non solo per via delle sue dimensioni (non proprio da borsetta) che mi ricordano i manuali scolastici, ma anche per lo stile con cui è impostato: Sommari, paragrafi e sottoparagrafi tematici, in cui partendo da quella che può essere la parte più discorsiva legata al tè, ovvero quella storica e delle curiosità, ci si addentra in una sezione più tecnica in cui se ne descrivono le componenti chimiche, i metodi di coltivazione e lavorazione, nonché le modalità di commercio.
Non temete! Non si tratta di una lettura per soli specialisti, ma pensata per risultare interessante per addetti e non. In particolare, il mix dei due aspetti si deve all’ambiente di provenienza degli autori: Gianluigi Storto, chimico e con esperienza nell’ambito della merceologia degli elementi e Salvatore Pellegrino, esperto di tè, nonché fondatore del museo nazionale del tè italiano a Raddusa, in provincia di Catania.
Unica postilla che posso anticiparvi è che il libro è un po’ datato (2006) ma non dovreste aver problemi a trovarlo in vendita on line o in qualche biblioteca… Quindi, fatevi sotto!
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